Ginnastica bionergetica antistress



Ginnastica bioenergetica antistress in provincia di Varese



Corsi a Varese di Ginnastica Bioenergetica Antistress: ancora una volta è Francesco Delle Fave, fisioterapista dal 1981 e Conduttore di classi di esercizi Bioenergetici ad arricchire ulteriormente l’offerta di Varese Corsi, con cui collabora dal 1996 tenendo anche il corso di massaggio energetico. «La ginnastica bioenergetica – commenta Delle Fave – è un’attività particolare, che si “capisce praticando”, sentendo attraverso il movimento le sensazioni che arrivano dal nostro corpo».
Ma per comprendere appieno di cosa stiamo parlando bisogna innanzitutto chiedersi: “Che cos’è l’energia?”. «Con il termine energia – prosegue Delle Fave – indichiamo molte cose: parliamo di forza, di benessere, di desiderio. L’energia è in senso lato ciò che ci mantiene vivi e vitali, e fin dai tempi più antichi l’uomo ha cercato di identificare questa energia in una sorta di “forza vitale”. Alla base della bioenergetica c’è dunque, come esprime il nome, il concetto di energia e di vita: perché la vita, ridotta all’essenziale, vuol dire proprio introdurre energia nel corpo attraverso la respirazione e l’alimentazione, elaborarla con il metabolismo e scaricarla nell’azione, nel movimento. Energia significa salute».
Un po’ di storia: nel secolo scorso, il medico e psichiatra Wilhelm Reich (1897-1957), allievo di Sigmund Freud, il “padre” della psicanalisi, ha dedicato gran parte della propria esistenza a comprendere i meccanismi in atto tra mente e corpo. Alexander Lowen (1910-2008), suo allievo, ha ulteriormente approfondito il suo lavoro, arrivando a sviluppare innovazioni che hanno poi dato vita alla “Bioenergetica”. Per Lowen, le tensioni muscolari croniche disturbano la salute emotiva abbassando l’energia dell’individuo, limitandone la motilità e l’auto-espressione.
Ma a cosa serve la ginnastica bioenergetica antistress? «Questo tipo di ginnastica – continua Delle Fave – ha lo scopo di sciogliere rigidità e tensione cronica, che fanno diminuire la vitalità del nostro corpo. Ogni stress produce uno stato di tensione nel corpo: se lo stress viene eliminato, la tensione di solito scompare; ma se lo stress si prolunga oltre la nostra capacità individuale di sopportazione, la nostra difesa di adattamento si trasforma in una tensione cronica, che persiste anche dopo la scomparsa dello stress originario, in forma di assetto muscolare e atteggiamento corporeo inconsci. Grazie alla ginnastica bioenergetica, possiamo intervenire sia sullo stress più recente, sia su quello che abbiamo accumulato nel tempo».
Il primo grande studioso dello stress, Hans Selye, affermava che gli agenti stressanti provengono da stimoli fisici come caldo e freddo, o gli sforzi muscolari, o l’attività sessuale, fino agli stimoli emozionali più “forti”, generati da incidenti o eventi traumatici, come malattia, separazione, lutto, ma anche trasloco, cambio di lavoro, relazioni non appaganti e molti altri: ma per ogni individuo, in virtù della sua unicità, ci saranno risposte diverse per affrontare i singoli problemi.
E nella pratica? «Con movimenti appropriati – illustra Delle Fave – andiamo a liberare zone del nostro corpo tese e contratte, sciogliendo e scaricando le tensioni, per poi rilasciarle e ripristinare il flusso energetico, generando una sensazione di piacere e gioia di vivere. “Più leggeri”, “sciolti”, “centrati in sé stessi”, “più aperti e spontanei”, “più auto-assertivi”: queste le espressioni con cui i partecipanti hanno manifestato la propria soddisfazione nei confronti della ginnastica bioenergetica antistress».
Ma parliamo ora di una delle componenti fondamentali di questa ginnastica: il grounding, la posizione base negli esercizi bioenergetici. «Letteralmente – continua a spiegare Delle Fave – grounding significa “avere i piedi ben piantati in terra”, ma in senso lato anche essere in contatto con il proprio corpo e con la propria realtà, avere delle radici. La mancanza di contatto con la terra e con il ventre è fonte di insicurezza, ansia, angoscia, anche se non ne siamo consapevoli. Da qui l’importanza di fare esercizi che coinvolgano gambe e piedi: tutto il nostro organismo ne risentirà in maniera benefica, ritrovando a poco a poco il proprio centro».
Un altro ruolo chiave lo ricoprono la respirazione e la voce: poiché l’energia per vivere proviene dal cibo e dall’aria che respiriamo, è fondamentale, oltre a una corretta alimentazione, anche una buona e profonda respirazione, che è appunto uno degli strumenti della bioenergetica. La respirazione sana è un’azione che coinvolge tutto il corpo: ma quando pancia, torace o gola sono contratti dalle tensioni, non possiamo respirare bene. Durante gli esercizi bioenergetici impariamo invece a “lasciarci respirare” in modo naturale, come fanno i neonati e come purtroppo da adulti abbiamo disimparato a fare.
Essere qui e ora”: l’obiettivo in bioenergetica non è mai quello di “eseguire bene” un certo esercizio, di dimostrare la propria abilità o di effettuare una performance, ma di sentire le sensazioni e le emozioni che via via si sviluppano nel corpo col movimento, accettandole per quello che sono senza paura di perdere il controllo o di essere giudicati, dagli altri e da sé stessi. Rilassandoci nella prospettiva di questa nuova possibilità, possiamo finalmente darci l’obiettivo di “essere qui e ora”, presenti a noi stessi, testimoni che prendono nota di quello che accade, qualsiasi cosa sia, spostando l’attenzione, l’ascolto, l’apertura verso il centro di sé.